• About Me
  • MyLook
    • Special Look
  • Events
    • FashionWeek
  • PressDay
  • Interview
  • I love…
  • Travels
  • Sport
  • Beauty
  • Wellness
  • Press&Web

Dotgirl

TRANSITIONS TRANSACTIONS – STORIE IN MOVIMENTO

21 Maggio 2018 da Bimbi

Lo scorso 26 aprile è stata inaugurata la speciale mostra fotografica dallo spirito Urban e Contemporaneo.
Decisamente inusuale e soprattutto accessibile a tutti la location scelta; location che rispecchia alla perfezione il tema scelto della mostra: TRANSITIONS TRANSACTIONS
Ma prima di tutto… chi è l’autore/artista ? Alfredo Bernasconi, oltre che ad essere un caro amico è un vero e proprio professionista e mago della fotografia.
La sua idea è stata quella di estrarre dei fotogrammi tratti da video girati all’interno dei vagoni della metropolitana, che traggono dalla fotografia l’immediatezza dell’istante catturato.
Non è affatto un caso che il luogo scelto per esporre “questo ammasso di sconosciuti” in continuo movimento sia stata proprio la centralissima Galleria del Passante Ferroviario di Porta Venezia di Milano.
Quello di Alfredo è una sorta di invito a fermarsi e a riflettere sul continuo muoversi; una storia…tante storie… storie che in fondo appartengono ad ognuno di noi.

TRANSITIONS TRANSACTIONS

26 APRILE 2018 – 28 MAGGIO 2018

ARTEPASSANTE – ATELIER DELLA FOTOGRAFIA

VETRINE DEL PASSANTE FERROVIARIO P.TA VENEZIA – MILANO

PHOTO ALFREDO BERNASCONI

A CURA DI GIULIA MINETTI E ALESSANDRA ATTIANESE

ARTEPASSANTE

LEBELLEARTI

Archiviato in:I love… Contrassegnato con: Alfredo Bernasconi, ARTEPASSANTE, FOTOGRAFIA, MILANO FOTOGRAFIA, MILANO PHOTOFESTIVAL, MOSTRA FOTOGRAFICA, PHOTO, TRANSITIONS TRANSACTIONS

TIM WALKER PER IL CALENDARIO PIRELLI 2018

7 Maggio 2017 da Bimbi

Saranno firmate da Tim Walker, le foto del nuovo calendario Pirelli 2018. L’artista inglese, considerato tra i fotografi di moda più originali e talentuosi, scandirà il passare dei mesi con il suo gusto unico, raffinato e surreale.

Da 50 anni “The Cal” continua ad interpretare ed anticipare nuove tendenze. Immagini senza tempo che si mischiano perfettamente tra passato, presente e futuro e che vanno bel oltre il campo della moda e del glamour.
Queste alcune delle immagini di portfolio dell’artista e il suo ritratto.

♥ ♥ ♥

IL CALENDARIO PIRELLI RACCONTATO DA PHILIPPE DAVERIO

E’ impossibile dimenticarseli, certi protagonisti dell’industria italiana. Soprattutto quelli della Pirelli. Alberto Pirelli che vedevo tornare nella sua casa fuori Varese, la villa detta “La Biblioteca”, lui che fu il delegato economico al trattato di Versailles che chiudeva nel 1919 la Prima Guerra Mondiale e fu poi l’inventore dell’Istituto per il Commercio Estero. Era stato il primo italiano a volare, nel 1908 a Le Mans con Wright. I suoi figli, Leopoldo capo d’impresa e Giovanni a lui maggiore d’età, comandante partigiano e scrittore, marito di una straordinaria artista visiva, Marinella, che si occupava di video quando neppure esisteva ancora la parola per definire questa nuova forma d’arte. Capi d’impresa che sognavano la modernità e diedero a Gio Ponti e a Pier Luigi Nervi l’incarico nell’immediato dopoguerra di costruire uno dei più alti grattacieli d’Europa, dove allora si pensava di porre all’ultimo piano un museo aziendale. Non da meno erano le personalità della dirigenza. I milanesi non possono dimenticare Guido Venosta, sposato con Carla la protagonista del design italiano, lui che dirigeva la Pirelli londinese negli anni del dopoguerra. Noto per la sua sottile quanto eccentrica eleganza, formato fra Oxford e Cambridge, tornò in Italia a presiedere l’Associazione Italiana per la ricerca sul cancro, portandosi a casa l’esperienza del fund raising anglosassone. E’ nella fantasia apparentemente sommessa e nell’understatement milanese che sorgevano esperimenti inattesi, anche nel turbinoso mondo della comunicazione. Esperimenti proseguiti nel tempo e che ancora oggi sono un tratto caratteristico della Pirelli.

Il Calendario, a suo modo, ne è un esempio: nacque sul Tamigi negli anni magici della Swinging London, quando i capelli dei ragazzi si stavano allungando e le gonne delle ragazze si stavano accorciando. L’Inghilterra usciva dall’austerità postbellica della ricostruzione e lo faceva scoprendo libertà e gioia di vivere. Il costume britannico si liberava dai rigori della upper class e si faceva giovanile e spregiudicato. La sanzione linguistica dello swinging venne allora dall’intramontabile Diana Vreeland, nata parigina ma anglo americana da jet set e diventata guru newyorchese di Vogue e Harper’s Bazaar. All’opposto suo della barriera sociale, Mary Quant, figlia di due insegnanti cresciuti nell’ambiente dei minatori del Galles, aveva nella sua bottega di King’s Road sancito il successo della minigonna come simbolo trasversale delle classi sociali.

Oggi si dibatte sulla genesi dell’accorciamento che fece girare la testa ai ragazzi e l’orientamento agli orologi della storia. André Courrèges già s’era mosso prima in quella augusta direzione, ma lo fece fra i lussi delle sfilate parigine, e la signora Marit Allen lo aveva ripreso nei suoi vestiti di scena per il cinema americano, ma l’esplosione popolare d’una mutazione radicale del gusto fu sancita dai giovani di Londra, non dagli eleganti parigini. Lo stesso concetto di pop che divenne in seguito Pop Art ed ebbe la sua consacrazione americana nella Biennale di Venezia del 1964, aveva invero germogliato in quella Londra lì sin dalla fine degli anni ’40 con le anticipazioni di Eduardo Paolozzi, edimburghese figlio di immigrati italiani e compagno d’impresa di Richard Hamilton nella fondazione dell’Indipendent Group. La vitalità del sovvertimento sociale della vecchia Britannia trascinava l’Occidente in una direzione di rinnovamento.

Furono riassunti genialmente quegli anni da Blow Up di Michelangelo Antonioni, quella pellicola magica e metafisica del 1966 con la supermodella Verushka che trasformò come in un incendio che divampava il mestiere di fotografo di moda in mito dell’Occidente: la modella e la moda erano diventati sinonimi. E la moda non era più appannaggio di pochi ma identità d’una generazione che credeva di forgiare un suo avvenire tutto da sperimentare.

Era la Swinging London anche la Singing London, quella che dai Beatles evolse verso i Rolling Stones fino ai Pink Floyd, musiche dolci o psichedeliche, ironiche o travolgenti, trasmesse spesso dalle prime radio pirata, fra le quali la più nota divenne la Swinging Radio England.

E la prima edizione del Pirelli Calendar fu proprio affidata a Robert Freeman, il fotografo che aveva esaltato l’immagine dei Beatles.

L’abilità del Calendario Pirelli fu quella di assorbire L’esprit du Temps seguendone le mutazioni, anche nelle onde successive. Quando le gonne corte tornarono ad allungarsi per diventare le vesti hippy della Woodstock del 1969, il grande rave che sanciva l’illusione d’una rivoluzione avvenuta, se non nella società, almeno nei costumi, il Calendario come per magia ne sente l’immediata conseguenza.

Sicché in realtà, a riguardarlo oggi nella sua peregrinazione di mezzo secolo, il Calendario diventa un documento formidabile di antropologia culturale attraverso il gioco delle estetiche e degli sguardi, laddove narra la mutazione degli umori, l’evoluzione della percezione non solo del soggetto ma del mondo intero dove opera il fotografo. Intimità, glamour, sogno esotico, scoperta delle geografie della natura, riflessione talvolta quasi romantiche accompagnano il mutare inarrestabile della società occidentale. Il tutto grazie alla rappresentazione delle modelle e dei loro modi, non solo delle loro mode. E gli anni ’60 sono quelli d’una nuova aria di libertà, la decade successiva è quella delle riflessioni; gli anni ’80 sono ruggenti, gli anni ’90 sono quelli nei quali la globalità si afferma. Il secolo nuovo, che sembra non decidersi ad affrontare una sua rinnovata missione, inizia carico di nostalgie e sogni… il Calendario riassunto aiuta a pensarci, in un caleidoscopio dove passato e presente, lontano e vicino convivono.

Philippe Daverio

Archiviato in:I love… Contrassegnato con: Calendario Pirelli, Calendario pirelli 2018, FOTOGRAFIA, GLAMOUR, moda, Tim Walker

STORIE COLATE E LENTIGGINI…

26 Maggio 2016 da Bimbi

A volte non servono troppe parole per spiegare e descrivere delle immagini. A volte bastano solo le sensazioni. Foto “vissute e colate”…foto intense, malinconiche e in qualche modo misteriose. Quel giorno in quella meravigliosa location tutta bianca piena di luce, quasi involontariamente “sono uscita così”. Sguardi pieni. Sguardi forti e timidi.  Anime che si intrecciano. Milioni di lentiggini che raccontano la propria storia…

_DSF0403

_DSF0378

_DSF0427

b3

_DSF0500

_DSF0474

♥MAKE UP FOCUS

Vissuto, intenso, un po’ colato….un make up che non cela… Non cela la storia vissuta sulla propria pelle, così artisticamente resa preziosa da fitte lentiggini dorate. Non cela l’intensità di occhi carichi e profondi, ma al contrario li esalta con un nero sfumato in modo disordinato, quasi fosse della sera prima, sbavato e consunto, il mascara rende le ciglia poco definite e disordinate. Labbra assolutamente nude, loro sì… celate ….come a voler lasciare che la stravaganza e l’irrequietezza si esprimano attraverso lo specchio dell’anima e non per mezzo delle parole..

Simona Pesenti

I’m wearing:

Long silk dress FROM THAILAND

White lace dress DESIGUAL

Photo ALFREDO BERNASCONI

Make Up SIMONA PESENTI

Hair Styling GIUSY NADDEO (GLAMOUR PV)

LOCATION FORCATO Via Lodovico il Moro 17

Archiviato in:MyLook Contrassegnato con: Alfredo Bernasconi, Fashion Blogger, FOTOGRAFIA, lentiggini, Make up, OUTFIT, PHOTO

UNA “NUOVA” TIMIDA FEMMINILITÀ

10 Maggio 2016 da Bimbi

 

Nella vita può succedere davvero di tutto… nel momento meno inasapettato. E così mi sono ritrovata a farmi ri-fotografare da Alfredo Bernasconi, grande artista e grande fotografo che apprezzo moltissimo. Sono passati più di tre anni dalle ultime foto scattate con lui. Si dice che la “mission” di un bravo fotografo sia quella di riuscire a liberare e ad esternare la tua anima più profonda. Anima tante volte nascosta, paurosa e timida. Questo quello che è successo in queste foto. Foto scattate davvero velocemente, senza avere quasi il tempo di pensare. Tre favolosi outfit scelti nel concept store DRESSEBOOK: Un angolo senza tempo dove stile e cultura sono alla portata di tutti. Un luogo di ricerca e di tendenza, dove ogni singolo capo e ogni singolo oggetto è scelto con passione e amore. Pezzi unici, provenienti da sfilate, campionari. Un’elegante e  perfetta fusione tra passato, presente e futuro. Nella boutique non mancano gioielli, libri e bijoux. Il tutto a prezzi assolutamente accessibili. La boutique dove perdersi per poi ritrovarsi…

Ho intitolato questo post “Una nuova timida femminilità”, proprio perché è quello che involontariamente o volontariamente è venuto fuori. Scoprire e riscoprire qualcosa di nuovo, vedersi in maniera diversa. In un certo senso “non riconoscersi”. Positivamente. Sono emozioni che fanno bene e che ti fanno improvvisamente riacquistare quella fiducia che per qualche motivo si era un pò persa.

Ma questo è solamente “un nuovo inizio”….

BIMBI 04

_DSF0194

BIMBI 03

_DSF0179

BIMBI 05

_DSF0134

BIMBI 02

_DSF0130

Photo Alfredo Bernasconi

Make-Up Simona Pesenti

DRESSeBOOK 

Archiviato in:MyLook Contrassegnato con: Alfredo Bernasconi, BLACK&WHITE, CONCEPT STORE, cool hunter, DRESSEBBOK, Fashion Blogger, FOTOGRAFIA, italian blogger, Make up, OUTFIT, PHOTO, Simona Pesenti

MODA E STILI NEGLI SCATTI DI NATIONAL GEOGRAPHIC

13 Febbraio 2016 da Bimbi

Palazzo Madama presenta, dal 4 febbraio al 2 maggio, FASHION, una nuova grande mostra fotografica ideata e prodotta da National Geographic Italia. 62 immagini di grande formato, realizzate da 36 maghi dell’obiettivo tra cui Jodi Cobb, Alexander Graham Bell, Chris Johns, Stephanie Sinclair, Robin Hammond, Ed Kashi, Cary Wolinski, Reza, William Albert Allard, Eliza Scidmore, Steve Raymer, David Alan Harvey, Joseph Rock offrono un’affascinante prospettiva globale sul significato storico e culturale dell’abbigliamento e dell’ornamento e su ciò che ruota intorno al concetto di stile. Un concetto che in principio nacque da un istinto antico, di decorare il corpo, di apparire belli, o diversi, di dichiarare un senso di identità. Qualcuno dice che la moda da sempre esprime al tempo stesso l’effimero e l’eterno, e definisce un’appartenenza sociale, economica, politica, religiosa. In questa prospettiva il percorso in mostra, attraverso accostamenti sorprendenti e apparentemente stravaganti, illustra come le passerelle della moda di Milano e Parigi hanno molto più in comune di quanto si possa pensare con le praterie dell’Oregon, le foreste pluviali di Papua Nuova Guinea, i villaggi africani, i templi giavanesi. FASHION arricchisce con un nuovo capitolo il filone delle mostre fotografiche che ormai da qualche anno Palazzo Madama accoglie nella suggestiva Corte Medievale e costituisce la seconda tappa, dopo Women of Vision del 2014, della partnership tra la Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia. Una collaborazione che affianca l’immagine dei musei a un marchio internazionale che da 128 anni è testimone autorevole dei grandi cambiamenti del mondo.

Picture 016

An Ouled Nail girl wears a dowry of gold coins.

Close view of a geisha eating tofu with chopsticks.

Performing swimmers put on lipstick underwater.

PM_Fashion_14

Young Asaro mudmen at the annual tribal sing-sing at Garoka.

Women pose, in their beach attire, on a white sand beach in Florida.

PM_Fashion_12

A couple at a party at the Casino of Venice.

PM_Fashion_13

“Il modo in cui ci vestiamo, il nostro aspetto, dicono molte cose, sussurrano o strillano. Raccontano la condizione economica, sociale, politica. Suscitano commenti eruditi di sociologi e antropologi, per non parlare della stampa specializzata, che si pronuncia ogni stagione a ogni cambio di orlo. I vestiti provocano, irritano, seducono. Parlano di effimero ed eterno. Bisbigliano formule magiche“…  Cathy Newman

♥♥♥

PM_Fashion_img guida

Info Mostra FASHION

moda e stile negli scatti di National Geographic
a cura di Marco Cattaneo e della redazione di National Geographic Italia
4 febbraio – 2 maggio 2016
Palazzo Madama – Corte Medievale
piazza Castello, Torino
orari: lunedì 10-18; mercoledì-sabato 10-18; domenica 10-19. martedì chiuso.

 

Archiviato in:Events, I love… Contrassegnato con: Arte, Fondazione Torino Musei, FOTOGRAFIA, moda, MOSTRA FOTOGRAFICA, National Geographic, National Geographic Italia, Palazzo Madama Torino

  • 1
  • 2
  • Pagina successiva »

Bimbi Distefano – Cool Hunter

Bimbi Distefano – Cool Hunter

Email Us

  • Bimbi
  • For collaboration inquires

Follow Us:

facebook
istagram

Simona Pesenti

IMG_5809

Make-up Artist & Beauty Consultant

Gli ultimi post

REEBOK annuncia la collezione WONDER WOMAN™

16 Novembre 2020 By Bimbi

Topolino

MINNI PRÊT-À-PORTER

21 Settembre 2020 By Bimbi

SALOMON lancia la campagna #TimeToPlayAgain

16 Giugno 2020 By Bimbi

REEBOK presenta NANO X, versatile come te

19 Maggio 2020 By Bimbi

Reebok lancia ZIG Kinetica: stile, performance e animo ribelle

23 Marzo 2020 By Bimbi

Archivi

  • Accedi
DSQUARED for women

Copyright © 2021 · Lifestyle Pro Theme on Genesis Framework · WordPress · Accedi

UTILIZZO DEI COOKIE: Questo sito utilizza cookie al fine di migliorare i propri servizi. Proseguendo la navigazione acconsenti al nostro utilizzo dei cookie.OkInformativa estesa