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DONNE PROTAGONISTE NEL NOVECENTO

29 Gennaio 2017 da Bimbi

Donne protagoniste nel Novecento

Abito da cocktail, part. (1949-1950; Emilio Schubert – provenienza Antonella Cannavò Florio)

 

Per il suo programma triennale di esposizione a rotazione dal suo immenso patrimonio attraverso una accurata selezione di pregiati manufatti, il Museo della Moda e del Costume di Firenze ha scelto una mostra dal titolo Donne protagoniste nel Novecento. Inaugurata nell’autunno del 2013, in occasione del trentennale del museo, l’esposizione rimarrà aperta ancora fino al mese di maggio 2017.
La mostra presenta nelle sue sale un compendio storico della moda a cavallo tra la fine dell’Ottocento e tutto il Novecento e oltre, attraverso il punto di vista di donne che quella moda hanno creato e indossato: stiliste e creatrici di gioielli, donne protagoniste delle scene teatrali e culturali, signore dell’élite e della mondanità italiana ma per sensibilità proiettate verso un gusto internazionale.
Il percorso espositivo parte dalla messa a fuoco su Rosa Genoni (1869-1954), grande e intelligente fondatrice della moda e del gusto italiano. Attiva in politica e nei programmi di formazione professionale nell’ambito della sartoria, la Genoni ha contribuito a svincolare la moda italiana dalla deferenza al gusto francese. La sua ricerca per una moda puramente italiana partì dallo studio delle arti figurative con l’obiettivo di recuperare le radici del gusto italico. In mostra è possibile ammirare il manto Pisanello (1906) – in velluto verde chiaro e raso color oro antico – libera reinterpretazione della veste di dama raffigurata in un disegno di Pisanello Cavaliere e dama (1433-1438; Musée Condé, Chantilly) e l’abito da sera Primavera (1906) ispirato alla veste di Flora nella celeberrima Primavera (1482 circa; Galleria degli Uffizi, Firenze).

Manto da corte Pisanello (1906; Rosa Genoni). Pisanello, Dama e cavaliere (disegno preparatorio, 1433-1438; Musée Condé, Chantilly).

 

Di Eleonora Duse (1858-1924) sono esposte delle splendide tuniche usate come “robe de chambre” (“veste da camera”), preziose creazioni di Mariano Fortuny. Sono esempi magnifici della tipica foggia creata dall’artista/stilista spagnolo attivo a Venezia denotate da una elegante semplicità e linearità di forme. Preziosi, inoltre, i tessuti realizzati dalle prestigiose seterie veneziane e stampate con decori disegnati da Fortuny stesso.

Appartenevano invece alla nobildonna siciliana Franca Florio (1873-1950) – di cui il Museo della Moda e del Costume di Firenze conserva l’intero guardaroba – protagonista della vita mondana europea della Belle Èpoque e nota per la sua bellezza e la sua eleganza – decantata anche da Gabriele D’Annunzio – un manto di corte in velluto blu (1925-1930), dono della regina Elena di cui Donna Franca era dama di corte, e lo splendido abito da cerimonia in velluto nero di seta lavorato ad intaglio su fondo di raso color carne (1900-1901) con il quale venne ritratta da Giovanni Boldini nel 1914 (nel dipinto l’abito è rappresentato privo della pettorina che ricopriva lo scollo e che rendeva l’abito adatto a diverse occasioni).

Abito da cerimonia (1900-1901; manifattura napoletana o palermitana; provenienza Donna Franca Florio).

 

Giovanni Boldini, Ritratto di Franca Florio (olio su tela, 1914; Grand Hotel Villa Igea, Palermo).

 

Di un’altra nobildonna di origini siciliane ma romana di adozione Antonella Cannavò Florio – celebre pianista, moglie del console di Thailandia Emilio Florio e personaggio indiscusso della mondanità romana degli anni Cinquanta – sono in mostra gli abiti da sera creati per lei dal couturier romano Emilio Schuberth, contraddistinti dalla ripresa delle ampie gonne rette da crinoline di gusto squisitamente romantico, e dai decori con merletti, perline e inserti floreali dipinti direttamente sul tessuto o applicati all’abito.

La sezione dedicata alla nota giornalista e collezionista di moda Anna Piaggi (1931-2012) illustra il suo gusto eccentrico e ricercato. Inventrice del ‘vintage’ quando ancora questo non era di moda, la Piaggi era abilissima nell’abbinare capi recuperati nei mercati antiquari e di stile diverso con abiti dalla foggia moderna. In mostra alcuni splendidi mantelli confezionati dal celebre couturier parigino Paul Poiret (datati 1911-1915 e 1920) e un magnifico abito da sera in raso di seta rosso ciclamino di Elsa Schiapparelli del 1936-1937.

Manto (1920; Paul Poiret; provenienza Anna Piaggi).

 

Anna Piaggi

 

Di Anna Rontani (1924-2011), scrittrice e personaggio di rilievo nell’ambiente intellettuale fiorentino, sono in mostra numerosi pezzi del suo elegante e raffinatissimo guardaroba. La Rontani si avvaleva della competenza artigianale di note sartorie italiane, prime fra tutte la Sartoria Sargentini di Viareggio (a cui commissionava la creazione di capi su modelli di stilisti parigini, con grande cura nella scelta dei tessuti sempre di primissima qualità e pregio) e quella di Elda Pavan, titolare di una celebre boutique milanese di alta moda. Successivamente si rivolse alla ‘haute couture’, divenendo cliente abituale delle più prestigiose maisons italiane, come Renato Balestra, Loris Azzaro e Jole Veneziani. Dall’atelier di quest’ultima proviene un superbo completo da sera – soprabito e abito abbinati – del 1964.

Completo da sera: abito e soprabito (1964; Jole Veneziani; provenienza Anna Rontani).

 

Abito da sera (1987; Gucci; provenienza Patty Pravo).

 

Di importanza storica per il costume e lo spettacolo musicale italiano gli abiti donati da Patty Pravo, ognuno dei quali legato ad alcune tappe fondamentali della carriera della cantautrice italiana. Sono esposti un abito da sera in “oroton” (maglia metallica) disegnato da Gianni Versace per l’apparizione della Pravo in una delle serate del Festival di Sanremo del 1984 (in cui era in concorso con il brano Per una bambola); due abiti da sera di Gucci indossati dalla cantante al Festival di Sanremo del 1987, nel quale si esibì con il pezzo Pigramente signora; un completo da sera disegnato da Roberto Cavalli (portato dall’artista per l’edizione 2002 del Festival di Sanremo, durante il quale presentò il singolo L’immenso).

Abito da sera (1984; Gianni Versace; provenienza Patty Pravo).

 

Patty Pravo al Festival di Sanremo nel 1984.

 

E poi ancora abiti da sera e di scena di Maria Cumani Quasimodo (1908-1995), attrice, danzatrice e poetessa, moglie e musa ispiratrice di Salvatore Quasimodo; gli abiti impreziositi dalle coloratissime fantasie floreali create da Susan Nevelson (1924-2015) per il noto marchio Ken Scott; gli abiti da sera di Prada, Yves Saint Laurent, Nina Ricci e Comme des Garçon donati da Cecilia Matteucci Lavarini, figura di spicco della vita mondana e intellettuale internazionale; le creazioni iridescenti di Lietta Cavalli, sorella del più noto Roberto Cavalli.
Completano il percorso espositivo la sezione Donne protagoniste per un giorno, dedicata agli abiti da sposa, e la sezione rivolta ai gioielli con una selezione di monili realizzati dalle note creatrici di gioielli Flora Wiechmann Savioli – che utilizza lamine d’argento grezzo, metallo e giunti meccanici – e Angela Caputi, i cui bijoux sono realizzati in resina acrilica trasparente o da colori vivaci. Completa questa sezione l’Atelier Rwanda, un collettivo di donne del Rwanda che coltivano ancora l’antica pratica artigianale di intrecciare fibre naturali realizzando ‘patterns’ utilizzati successivamente – attraverso l’inserimento di strutture modellanti – per il confezionamento di anelli, bracciali e collane.

Domenico Lo Presti Raimondi
(mostra visitata il 02/11/2016)

Donne protagoniste nel Novecento
Palazzina della Meridiana, Palazzo Pitti, Firenze
fino al 31/05/2017; da lun. a dom. h. 08:15/16:30 (fino al mese di febbraio), h. 08:15/17:30 (nel mese di marzo; con ora legale fino alle h. 18:30), h. 08:30/18:30 (nel mese di maggio).

Archiviato in:Arte&Moda Contrassegnato con: Anna Piaggi, ARTE E MODA, Comme des Garçon, Domenico Lo Presti, DONNE PROTAGONISTE NEL 900, Elsa Schiaparelli, Gucci, Haute Couture, Ken Scott, moda, mostra, MOSTRA A FIRENZE, MUSEO DELLA MODA E DEL COSTUME DI FIRENZE, Patty Pravo, Roberto Cavalli, YVES SAINT LAURENT

SS 2017 HC BACKSTAGE BEAUTY PICTURES

28 Gennaio 2017 da Bimbi

Nella seconda giornata di sfilate parigine dedicate all’ Haute Couture, CHANEL apre il sipario su un mondo magico e incantato.
Il Grand Palais si presenta, per l’occasione, come una galleria di specchi in cui a sfilare è la femminilità bon ton anni ’20.
A chiudere la sfilata una protagonista indiscussa, Lily-Rose Depp, 17 anni, figlia di Johnny Deep e Vanessa Paradis, già testimonial beauty della maison.
Molto delicata la scelta del “beauty look”:
acconciatura essenziale, lineare e asciutta, a incorniciare un viso perfettamente vestito da un make up dall’effetto naturale ed elegante al tempo stesso.
Un incarnato perfetto grazie a Les Beige Teint Belle Mine Naturelle, scaldato è reso più luminoso dalla Poudre Belle Mine Ensoleillée della Cruise Collection 2017-Les Indispensable de l’Eté.
Occhi dalle sfumature molto naturali, illuminati da un gioco di colori ottenuto con la palette Les 4 Ombres Code Élégants Spring/Summer 2017 – Collection Coco Codes.
Della medesima collezione il rossetto Rouge Allure Velvet Libre, tonalità decisa, ma soft, a rendere le labbra sensuali pur mantenendo una spiccata eleganza e femminilità.
Unghie delicate con Rouge Coco Stylo 2016, tonalità Organdi.
Make up perfettamente equilibrato, luminoso, estremamente delicato ed elegante… una fiabesca bellezza.

Simona Pesenti

 

♥♥♥

Lily-Rose Depp

 

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L’ERBOLARIO – RISPOSTA

26 Gennaio 2017 da Bimbi

Ogni giorno ci troviamo di fronte a tante situazioni da risolvere e quesiti a cui dare risposte… impegnativo vero?! Per fortuna, a uno dei maggiori crucci femminili di bellezza, alias la salute della pelle, ci pensa L’Erbolario e lo fa con una linea che si definisce da sè: Risposta. I cambiamenti climatici, il sempre maggiore inquinamento, l’aggressione dei fattori atmosferici e ambientali comportano dei rischi reali di invecchiamento cutaneo precoce. La pelle, sottoposta a queste condizioni, presenta più bisogni dovuti all’eccessiva produzione di radicali liberi. Ci troviamo ad affrontare uno stress ossidativo che comporta alterazioni a carico del collagene e dell’elastina. La ricerca fitocosmetica, di fronte a problemi diversi, ha dovuto cercare una risposta adeguata e lo ha fatto con l’ Alfafitocosmesi. Il risultato è la linea Risposta, con una gamma di 7 trattamenti specifici: Risposta Giorno, Risposta Notte, Risposta Perfezione (effetto lifting dettagli contorno occhi e labbra), Risposta Fermezza (ricompattante e antirughe), Fermezza Siero Fitofiller, Risposta Pulizia. Questa linea risponde alle nuove esigenze con una rinnovata tecnologia che garantisce maggiore idratazione, protezione, nutrimento, tono, compattezza, migliora il colore della pelle, è antiossidante e riempitiva delle microrugosità, rinforzando la barriera naturale della pelle.
Risposta di L’Erbolario è La risposta di giovinezza che cerchiamo!

Simona Pesenti

L’ERBOLARIO

Archiviato in:Beauty, Simona Pesenti Contrassegnato con: beauty blogger, beauty care, BELLEZZA, L'ERBOLARIO LODI, RISPOSTA, SALUTE DELLA PELLE, Simona Pesenti, skin care

IL VECCHIO RACCORDO … “A VOLTE RITORNO”

25 Gennaio 2017 da Bimbi

In una soleggiatissima mattina pavese, al “Vecchio Raccordo Autostradale di Via Moruzzi”; luogo nel quale sono rappresentati alcuni dei murales del celebre artista Manule Spelta alias Lelè Pica, scattiamo queste nuove e lucentissime foto. Non serve descrivervi nei dettagli l’outfit, quello potete vederlo e giudicarlo voi come più gradite. Vi dico solamente che Amo immensamente ogni singolo colore che ho scelto, perché in qualche modo mi rispecchia e perché lo sento totalmente mio. E poi, diciamolo pure con assoluta sincerità… il verde petrolio a noi rosse sta proprio bene

“A volte ritorno”… per caso, per gioco, perché me lo dice la testa. Per “strane e inspiegabili” coincidenze, perché mi va. Perché non lo so. Ma così è!

“La luce è il mio essere…ciò che mi farà scoprire nuove emozioni in un gesto semplice di un click… on-off. La luce supera l’immaginazione e crea curiosità e stupore; una sensazione che pervade lo spazio”
Lelè Pica

♥♥♥

Backstage con Simona Pesenti

I’m Wearing:

sunglasses SUPER

faux fur jacket ZARA

velvet dress BECLAIMED VINTAGE

sandals MOTIVI

♥

MAKEUP SIMONA PESENTI

HAIR STYLING GIUSY NADDEO

PHOTO…. TOP SECRET 😉

 

 

 

 

 

 

 

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CHANEL LE BI-PHASE VISAGE

22 Gennaio 2017 da Bimbi

Noi donne sappiamo quanto sia importante, nella nostra beauty routine, struccarci in modo ottimale per purificare la pelle e renderla pronta a ricevere il trattamento quotidiano.
CHANEL crea a tal proposito LE BI-PHASE VISAGE, a complemento del DÉMAQUILLANT YEUX INTENSE.
Si tratta di una soluzione struccante bifase viso anti inquinamento.
Le due fasi racchiudono due principi attivi chiave, due estratti di piante marine: la fase acquosa contiene la microalga blu nota per le sue proprietà anti inquinamento, la quale protegge le cellule dai microstress generati dall’inquinamento, la fase oleosa ha al suo interno la salicornia marina che, grazie alla sua capacità di autoregolazione idrica, si adatta agli ambienti più ostili, fornendo al contempo idratazione e forza alla barriera cutanea.
L’emulsione ottenuta agitando il flacone risulta come una soluzione lattea fresca e leggera che rimuove perfettamente il make up e le particelle di inquinamento.
La Ricerca CHANEL ha reso questa formula unica adatta a ogni tipo di pelle, donando confort, elasticità, idratazione, morbidezza e luminosità.

Simona Pesenti

CHANEL

Archiviato in:Beauty, Simona Pesenti Contrassegnato con: ANTI POLLUTION, beauty blogger, beauty care, beauty news, Chanel, CHANEL BEAUTY, CHANEL LE BI-PHASE VISAGE, chanel visage, DETERSIONE, FACE MAKEUP REMOVER, skin care

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