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Dotgirl

CHANEL LE LIFT

28 Gennaio 2014 da Bimbi

Si chiama LE LIFT il nuovissimo trattamento firmato Chanel. Prima di spiegarvi esattamente di cosa si tratta vi faccio questa semplicissima domanda: perché scegliere LE LIFT di Chanel?!…” Perchè mi fa sentire unica, perché è perfetta per la mia pelle, perché da quel tocco speciale di eleganza nel mio bagno, perché voglio provare le ultime ricerche scientifiche nel mondo del beauty, perché amo sentirmi bella, perché adoro dire ciao ciao alle mie rughe. Perché voglio preservare l’ovale della mio viso,  perché ha una meravigliosa confezione, perché posso scegliere fra tre differenti textures”  E potrei continuare ancora all’infinito…. Per la maison Chanel, la bellezza si conquista e si realizza poco a poco, ma non da sola. Ogni donna è una persona, una vita, l’età non lascia sempre la stessa impronta e la musica degli anni non suona per tutte la stessa melodia. Le creme LE LIFT  nascono con lo scopo di accompagnare ogni donna lungo la strada della libertà, rispondendo alle loro specifiche esigenze. Secondo recenti studi, è stato scoperto che l’invecchiamento non dipende soltanto dai capricci dell’ereditarietà, ma anche dalle aggressioni esterne  e dalla nostra storia personale.  Tutto lascia una traccia: il sole, l’alimentazione, il fumo, la stanchezza, lo stress, ma anche le emozioni positive e negative,  le gioie e i dolori, il piacere la sofferenza, la dolcezza e l’amarezza. La vita affettiva si legge – nel vero senso della parola- a fior di pelle. Gli scienziati hanno scoperto che il nostro percorso di vita, i nostri comportamenti e il nostro rapporto con gli altri influenzano il nostro aspetto esteriore. Grazie alla collaborazione con il Professor Melino – noto in tutto il mondo per i suoi studi sull’invecchiamento-, la Ricerca Chanel ha evidenziato l’effetto di alcuni miRs – piccoli frammenti di RNA capaci di modulare la sintesi proteica- sulle proteine responsabili della giovinezza cutanea. Tra i 1.000 miRs esistenti, la ricerca Chanel ha individuato i tre maggiormente coinvolti nell’invecchiamento della nostra pelle: miR130a, miR138 e miR191. Dopo anni di studi e di ricerca, Chanel ha messo a punto un principio attivo in grado di regolare alcuni miRs. In questo modo può fornire alla pelle tutti gli strumenti di cui ha bisogno per ristabilire il suo equilibrio naturale e ritrovare da sola la sua giovinezza e la sua armonia. Chanel non si accontenta di avere a disposizione le migliori molecole del momento: le crea. LE LIFT sancisce una nuova alleanza tra scienza e natura, selezionando una pianta denominata Edulis. Raramente in cosmesi, l’Edulis sa bene come celare la sua forza. Se non fiorisce è solo per concentrare tutta la sua energia nelle radici, particolarmente ricche di protettive e antiossidanti. A partire dai risultati di questI studiI, la ricerca Chanel ha creato tre meravigliose consistenze, realizzate su misura e caratterizzate da una delicata e gradevole profumazione. Per Chanel la formulazione è un’arte. Ogni crema è un concentrato di savoir-faire, di creatività e di sensorialità. Per non rinunciare a nulla. Né all’efficacia, né al piacere.

LE LIFT Créme Fine: leggera e impalpabile. Si fonde istantaneamente sulla pelle

LE LIFT Créme Riche: generosa e vellutata, avvolge la pelle in una coccola

LE LIFT Créme: dalla consistenza cremosa, dona confort e morbidezza

http://www.chanel.com/it_IT/fragranze-cosmetici/Trattamento-LE-LIFT-173261

Archiviato in:Beauty Contrassegnato con: Chanel

T-SHIRT + JEANS …FOR EVER AND EVER

27 Gennaio 2014 da Bimbi

Jeans e t-shirt, rappresentano senza ombra di dubbio l’accoppiata perfetta da sempre. E’ un abbinamento fashion e cool; un evergreen che ci accompagna sin dai tempi dell’infanzia. Da bambina il jeans, rappresentava il capo must have al quale non potevo assolutamente rinunciare, e più erano rovinati, strappati, sgualciti e più mi piacevano; insomma, quelli che adesso vengono comunemente chiamati “used jeans” e che sono considerati di grande tendenza. Erano gli anni ’80 e ricordo ancora quando, per la prima volta, andai negli States. Avevo 10 anni ed ero già allora “malata cronica” di moda -quant’è vero che certi “vizi” cominciano presto e sono assolutamente inguaribili! –  E’ stato proprio in America che comprai i miei primi Levi’s 501 . Erano leggermente svasati, sembravano fatti su misura per me. Favolosi. Unici. E quale poteva essere l’abbinamento migliore se non una t-shirt …!? Detto fatto! Era tutto come volevo che fosse.  Mi piacevo e mi sentivo “giusta”. Allora ero davvero piccolina, ma anche adesso, nonostante siano passati un bel po’ di anni, nei momenti più casual e easy amo indossare jeans e t-shirt, ne ho davvero una collezione; credetemi! Ma non sarebbe un’outfit completo senza l’accessorio che fa per eccellenza impazzire le donne: le scarpe. Stivaletti, sneakers, anke boots, biker boots… Modelli che si prestano benissimo per un’outfit da t-shirt e jeans. Su questa pagina c’è l’imbarazzo della scelta e troverete sicuramente le scarpe più adatte alle vostre necessità e ai vostri gusti. Le tendenze vanno e vengono, passano per poi ritornare nuovamente. Ma ci sono mode, modi, stili di vita che nonostante gli anni, rimangono e rimarranno sempre e comunque dei grandi classici. Senza età, senza tempo. Adatte a tutti.

Jeans and a t-shirt without a doubt represent the perfect match ever. It is a fashionable and cool combination; an evergreen which accompanys us since our childhood. As a child, jeans were the must have which you just couldn’t do without, and the more they were ruined, ripped, creased and the more I liked them. Hence the ones we now commonly call “used jeans” are considered trendy. It was the 80’s and I still remember when I went to the States for the very first time. I was 10 at the time and “chronically” obsessed by fashion – it’s so true how certain “vices” start young and are absolutely incurable! It was in America that I bought my first Levi’s 501. They were slightly flared and seemed made to measure. Fantastic. Unique. And which could have been the best combination to add, if not a t-shirt…!? Seen and done. It was all just like I wanted it to be. I liked myself and it felt “right”. I was young at the time, but even now, even though a great many years have passed, in my more casual and easy moments, I love to wear jeans and a t-shirt. I have a huge collection, believe me! But it wouldn’t be a complete outfit without the accessories which par excellence makes every woman go wild: shoes. Boots, trainers, ankle boots, biker boots…Models which lend themselves very well for a jeans and t-shirt outfit. There is an embarrassing choice on this page (click Here) and you’ll most probably find the shoes more apt for your needs and tastes. Trends come and go, they go out of fashion to then come back into fashion. But there are certain fashions, styles of life that despite the years, remain and will remain forever and forever classic. Ageless. Timeless. Apt for everyone.

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MARA AS MUSE Storie di viaggiatori, scenari e bagagli.

24 Gennaio 2014 da Bimbi

Una musa che ispira il processo artistico di uno dei più imprevedibili talenti dell’arte italiana. Un’esperienza che attraversa luoghi e relazioni. Una riflessione sul simbolo, tra le geometrie delle forme e il loro movimento. Dopo il progetto Moto perpetuo, in cui Mario Vespasiani (1978) affrontava il tema del viaggio attraverso il superamento dei confini, mediante la ricostruzione di nuove mappe terresti e celesti e di forme che diventano inaspettati strumenti di orientamento, con la mostra Mara as Muse, l’autore approfondisce il senso di un flusso continuo che si espande passo dopo passo. Le antiche carte geografiche, i manoscritti e i paesaggi astratti, diventano ora oggetti di vita reale, preziosi contenitori che il viaggiatore porta con sé e come borse questi manufatti escono dallo spazio istituzionale riservato alle produzioni artistiche per entrare nella vita quotidiana. Tra meraviglia e stupore, queste opere per forme e colori sembrano  rigenerarsi all’infinito, complici le geometrie fatte di linee e curve, che creano incroci semplici, punti di una inaspettata armonia ed eleganza.

Arte, moda, sperimentazione, gusto… immaginazione e infinita creatività; qui c’è proprio tutto. Mario Vespasiani, un vero artista, a 360°che riesce a vedere, cogliere e rappresentare la sua realtà in maniera assolutamente personale e speciale.

A muse who inspires the artistic process of one of the most unpredictable talents of Italian art. An experience which crosses through places and networks. A consideration on symbols, their geometry and shape, and movement. After the perpetual Moto project, where Mario Vespasiani (1978) faced the theme of journey to infinity and beyond, where shapes became the unexpected instruments for orientation, in the  Mara as Muse exhibition, the author tries to examine the sense and continuous flow that expands step by step in great depth. The antique geographical maps, the manuscripts and abstract landscapes now become real life, precious containers that a traveller takes with oneself, and just like bags, these relics exit the institutional space which is usually reserved to artistic production and enter our daily lives. In between magnificence and amazement, these works of art, thanks to shape and colours seem to regenerate endlessly, complicit of geometry made up of lines and curves which create simple intersections and unexpected harmony and elegance.

Art, fashion. experimentation, taste… imagination and endless creativity; everything is right here. Mario Vespasiani, a true artist, 360° who manages to see, grasp and represent his realty in such a personal and special way.

 

facebook: Mara as Muse
 https://www.facebook.com/pages/Mara-as-Muse/1383240351908470


 

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#monetPavia au coeur de la vie

22 Gennaio 2014 da Bimbi

“Monet au coeur de la vie”, non è una “semplice” esposizione ma un viaggio nel cuore della vita di Monet; un percorso dentro l’anima del Maestro più amato e acclamato dell’ Impressionismo. Promossa dal comune di Pavia, a cura di Philippe Cros, la mostra presenta una selezione di opere provenienti da prestigiosi musei di tutto il mondo: dagli Stati Uniti d’America come il Columbus Museum of Art (Ohio), alla Francia come il Musèe d’Orsay di Parigi, dal Sud Africa coma la Johannesburg Art Gallery, alla Romania come il Mnar di Bucarest fino alla Lettonia come The Latvian National Museum of Art Di Riga e da altre importanti sedi internazionali. Un vero e proprio percorso emozionale, una mostra da sorseggiare. Da degustare. Un nuovo approccio che attraverso videoinstallazioni e Story Telling  – nei quali i protagonisti sono i sei personaggi chiave della vita di Monet- racconta gli stati d’animo più profondi e intimi di Claude Monet. Un percorso “dentro l’anima”, una vera e propria umanizzazione della sua arte; emozioni che si trasformano in forme e colori.Inutile dire quanto e come ami Monet. Le sue  suggestive e fantastiche visioni della natura, la sua innovativa pittura en plein air. Il suo unico, reale astrattismo, fatto di quelle meravigliose macchie di colori, in netto contrasto  con quelle che allora venivano considerate le regole pittoriche e accademiche. Il percorso della mostra inizia con gli esordi della carriera dell’artista narrati da Adolphe Monet – padre del pittore che ebbe con il figlio un rapporto piuttosto difficile e contrastato – e si chiude dopo “gli interventi” della prima e della seconda moglie – con le bellissime parole di Blanche Hoschedè  – figlia della seconda moglie di Monet, nonché unica allieva con la quale il pittore instaurò un rapporto molto stretto nell’ultimo periodo trascorso a  Giverny; luogo magico nel quale Monet riuscì finalmente ad appagare quel suo innato desiderio di tranquillità rurale – che racconta e spiega l’Amore ossessivo che Monet prova per il suo meraviglioso giardino della casa a Giverny, delle loro uscite per dipingere insieme in campagna e dei primi sintomi della cataratta che modificarono sensibilmente la vista, e quindi la percezione dei colori del pittore. Io e la mia ombra  – le luci soffuse e il vietato utilizzo del flash, mi hanno fatto apparire, quasi sempre come una sorta di ombra. A volte ero più in luce, altre volte sparivo, trasformandomi in una “strana forma scura”, come se in un certo senso volessi entrare dentro quel quadro; fare parte di esso. Abbiamo ammirato in tutto il suo splendore e la sua meraviglia l’incantato percorso emozionale .Potrei parlarvi della mostra all’infinito, ma come tutte le cose speciali, sono momenti  che bisogna vivere, vedere, sentire percepire. Lasciarsi prendere, immergersi, abbandonarsi da quei capolavori che hanno fatto di Monet uno dei più grandi della Storia dell’Arte.

 

Vi ricordo che la mostra è prorogata fino al 2 febbraio 2014 ! Per tutte le info cliccare QUI

Grazie ALEF Cultural Project Management

Grazie al Settore Cultura e Turismo Comune di Pavia

I’m wearing:

fur jacket ITALKI

t-shirt EFFIGIE

necklace RADA’

carbon bracelet CARBONMALL

leather skirt ASOS

bag AZZURRA GRONCHI “An Italian Theory”

velvet wedges shoes CASTANER

Hair styling : Glamour by Giusy di Naddeo (Viale XI Febbraio, 12, Pavia)


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DAIZY SHELY SS14

18 Gennaio 2014 da Bimbi

La SS 14 di Daizy Shely esprime al meglio la personalità della designer, che per la prima volta si mette completamente a nudo, rivelandosi attraverso i suoi capi. Questa è una collezione che parla di fantasie, segreti, amori e successi ma anche di fallimenti e delusioni, felicità e solitudine. È una collezione che racconta momenti di vita, caratterizzati dall’inevitabile alternanza tra situazioni positive e negative. I toni del rosa predominano e trasmettono dolcezza. Le stampe raffigurano Il cielo immenso, pieno di mongolfiere, che parla di grandi sogni e del desiderio di volare in alto, per realizzare tutte le fantasie più grandi. Nella vita di tutti i giorni, però, con la spensieratezza convivono anche il fallimento, la solitudine e i sentimenti che li accompagnano. Daizy Shely esprime tali sensazioni anche grazie all’accostamento di materiali diversi, quasi opposti tra loro, come la pelle, forte e grintosa, e le leggerissime piume, per rappresentare al meglio questa dicotomia. Le stampe di questo cielo fantastico, quasi da fiaba, realizzate su organza trasparente simboleggiano la dimensione onirica, in contrasto con la sagoma nera della ragazzina, che rappresenta in primis la designer ma nella quale può identificarsi ogni donna, a proprio modo e nelle diverse fasi della vita. Il cielo rosato è come soffice zucchero filato, che richiama i ricordi dell’infanzia legati alla famiglia, per far rivivere quelle emozioni a chi indossa un Daizy Shely.

The SS 14 Daizy Shely best expresses the personality of the designer, who for the first time gets completely naked and reveals herself through her models. This is a collection that talks about fantasies, secrets, loves and successes but also about failures and disappointments, happiness and loneliness. It is a collection that chronicles moments of life, characterized by the inevitable alternation between positive and negative situations.The shades of pink predominate and transmit sweetness. The prints depict the immense sky, full of hot-air balloons, which talks about big dreams and the desire to fly high, to realize the biggest fantasies. In everyday life, however, carefree lives side by side with failure, loneliness and the feelings that accompany them. Daizy Shely expresses these emotions also thanks to the combination of different materials that are almost opposite to each other. To better represent this dichotomy materials such as skin, which is strong and bold, is combined with very light feathers. The prints of this fantastic sky, almost fairy-tale, made of transparent organza symbolize the dream dimension, in contrast to the black silhouette of the girl, which is primarily the designer but in which every woman can identify themselves, in their own way and at different stages of life. The pink sky is like soft cotton candy, reminiscent of childhood memories related to the family, and it is aimed at reliving those emotions to those who wear a Daizy Shely.

www.daizyshely.com

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Bimbi Distefano – Cool Hunter

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Simona Pesenti

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